Labirinto

mercoledì 14 ottobre 2015

I Cavalieri Templari a Lucca Parte 1

La Storia della città di  Lucca 



1.Origini di Lucca

Le antiche origini Lucca risalgono all'epoca Etrusca e Romana e vedono sorgere la città in una zona riparata e leggermente elevata rispetto alle diramazioni del fiume Serchio, che attraversava la città, in un territorio di contatti e di confine tra l'area etrusca e quella ligure.
Le ricostruzioni storiche sula nascita della città sono ancora controverse, si parla, infatti, di un primo insediamento ligure. Il nome Lucca deriverebbe dalla parola celto-ligure Luk che significa "luogo paludoso"; tuttavia, al tempo stesso, la stessa radice di Luk riporterebbe alla parola "luce" e avrebbe indicato una radura nella vegetazione.
Basandosi su recenti scoperte archeologiche, alcuni studiosi attribuiscono agli Etruschi il sorgere di lucca, anche se sappiamo ancora poco dell'insediamento pre-romano. Certo è che Lucca fu dal 180 a.C. colonia latina come testimoniano le caratteristiche architettoniche e urbanistiche dell'epoca: l'Anfiteatro, il foro in Piazza San Michele, l'ortogonalità delle vie del centro storico impostate dal cardo e dal decumano, corrispondenti alle odierne via Fillungo-Cenami e via S.Paolino- Roma -S. Croce.
Al periodo romano risale anche la prima costruzione della possente cinta muraria che ne faceva una piazzaforte a difesa degli attacchi del nord. Nel 56 a.C. Lucca fu la sede dell'importante incontro tra Cesare, Pompeo e Crasso per rinnovare i patti del “Primo Triumvirato”.
A partire dal I secolo d.C. il Cristianesimo s'insediò a Lucca, come dimostra il vescovo Massimo che nel 343 sottoscriveva il Concilio di Sardica (attuale Sofia in Bulgaria) presso la chiesa dei Santi Giovanni e Reparata.
Nel corso del I secolo d.C., si alternarono al potere della città Ostrogoti (493), Bizantini (552) e Longobardi (tra il 568 e il 584). Dopo le “Guerre gotiche”, il vescovo di Lucca, San Frediano, assunse funzioni amministrative promuovendo importanti lavori idraulici per allontanare dalla città le acque del fiume Serchio.
San Frediano fu fondamentale nel ruolo di mediatore all'inizio dell'invasione dei Longobardi che fecero della città di Lucca un loro ducato. A quest'epoca risale l'apertura della zecca che continuò le sue emissioni fino al 1847 dimostrandosi una delle più longeve in Europa. Il Ducato di Lucca divenne sede abituale del re longobardo Autari e punto di snodo per i percorsi della “Via Francigena”. Nel 990, terminato il periodo longobardo, Lucca divenne dominio dei Franchi. La città accrebbe notevolmente la sua importanza con Carlo Magno che ne fece dimora del marchese di Toscana: Adalberto I°. Il quale estendeva il proprio dominio su Firenze e Fiesole, era “tutore” della Corsica e controllava il porto di Pisa dal quale partivano le spedizioni contro i musulmani.
Durante il periodo carolingio, Lucca si sviluppò nelle attività commerciali e nella produzione tessile, per la quale diventò celebre a livello europeo per qualità e bellezza dei prodotti.
L'imperatore Ludovico III invitato da Adalberto II°, rimase stupito dalla fastosa residenza del marchese nell'attuale zona di piazzale Verdi. Adalberto II° e i suoi successori furono arbitri in tutte le vicende italiane di quel periodo controllando la principale via di accesso a Roma in un ambito di quasi totale autonomia. Con la fine del X secolo, la favorevole situazione di Lucca mutò con lo spostamento del baricentro toscano su Firenze promosso prima da Ugo il Grande, poi da Bonifacio e Matilde di Canossa visti i primi attriti con le altre realtà urbane della regione. L'allontanamento del potere marchionale dalla città, la concessione di sempre maggiori autonomie amministrative da parte imperiale (grazie al diploma di Enrico IV del 1081) portò alla nascita del Comune di Lucca, i cui consoli sono menzionati per la prima volta nel 1119.
Durante i secoli XII e XIII, il Comune di Lucca s’impegnò nel consolidamenti del suo assetto territoriale sottraendo possedimenti circostanti al controllo dei feudatari locali per un maggiore inurbamento e controllo. Si manifestò uno sviluppo urbanistico volto all'accrescimento dei borghi esterni alle Mura romane sui lati est, ovest e nord a cui fu aggiunta una nuova seconda cerchia muraria terminata nel 1260.
All'interno delle Mura, si portò avanti un'intensa opera edilizia con il rinnovamento e l'ingrandimento delle chiese, la crescita verticale di palazzi e edifici, come dimostrano le decine di torri gentilizie presenti nel XIII secolo. Lucca si fortificò economicamente grazie alle attività mercantili, di cambio e creditizie dovute alla “Via Francigena” e alla presenza di una delle più importanti e avanzate manifatture seriche occidentali.
Una vera e propria storia edilizia della cattedrale di San Martino può iniziarsi intorno agli anni 1060-1070 quando Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca, diventato poi papa con nome di Alessandro II°, diede il via alla ricostruzione del vecchio e fatiscente edificio coadiuvato dall’appoggio di Beatrice di Toscana e della figlia Matilde di Canossa.
I lavori durarono dieci anni, questo risulta dagli Annales del vescovo Tolomeo, l’iscrizione metrica collocata in facciata e il “Lezionario P+” della Biblioteca Capitolare. Fu un grande evento per la città di Lucca in quanto l’edificio consacrato a San Martino venne completamente rinnovato in funzione, di una nuova liturgia che poneva l’accento sulla comunità dei canonici e del popolo stretti attorno al vescovo.









1 commento:

  1. interessantissimo!! Grazie Architetto per l'ottimo lavoro che stai facendo!

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