Labirinto

martedì 21 giugno 2016

Il cammino come percorso interiore




Il cammino che percorriamo su questa Terra, associato alla complessità fisica del percorso labirintico può sembrare caotica, forse illusoria. In realtà il labirinto delimita uno spazio ben ordinato e ritmato da armonie geometriche e frequenze ben precise. Benché racchiuso in spazi apparentemente limitati ci indica un viaggio oltre il limite che porta all'assenza del limite e diventa per noi un non limite. E' proprio l'assenza del limite, che porta il limite, concetto finora fondamentale e necessario per controllare l'uomo stesso, incatenandolo nel giudizio di coloro che attraverso l'ego, la fallace superiorità mentale intrisa da un non potere spirituale, porta l'uomo consapevole ad abbandonare molti dei suoi limiti, impegnandosi a rivitalizzare il suo percorso fondendosi con la verità-monade-spirito, sganciandosi dallo stato di prostrazione permanente che la società di oggi nella sua meschinità cerca di portare ognuno di noi alla deriva. Infatti nel Vangelo di Marco Gesù è molto chiaro :"disse loro: Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua". E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa;
ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
E diceva loro: "Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro.E partiti, predicavano che la gente si convertisse". Propedeutico è anche il Vangelo di oggi:"Mt 7, 6. 12-14 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!». Non esiste un ruolo un modello comportamentale prescrittivo e neanche scelte, vi si può accedere (nel labirinto) in qualsiasi momento, in qualsiasi punto per seguire il proprio percorso personale...Meditate e Buon cammino nel labirinto