Labirinto

lunedì 5 marzo 2018

La Santa Casa di Nazareth in S.Maria Corte Orlandini a Lucca



La Santa Cappella fu realizzata nel 1661 a Lucca, nella chiesa di S.Maria Corte Orlandini, per volere del Padre Antonio Grammatica. Questo edificio, posto sul lato nord della chiesa di S.Maria è la copia esatta della Santa Casa di Nazareth venerata a Loreto.
La cappella rispecchia fedelmente la Santa Cappella di Loreto, nelle sue dimensioni ml.4,10 di larghezza ml.9,52 di lunghezza, nella tessitura muraria e negli affreschi interni, mentre esternamente è stata realizzata in maniera completamente diversa dall’originale, poiché la S.Casa di Loreto risulta avere un apparato esterno interamente realizzato con preziosi marmi, mentre in quella di Lucca  solo tre lati hanno effetto marmoreo e solo il fronte è rivestito in marmo bianco di Carrara venato, con lesene grigio scuro che sorreggono un cartiglio su sfondo nero con la scritta: Forma Domus in qua verbum caro factum est. La finestra dell’Angelo, posta sul fronte è leggermente decentrata sulla sinistra, ed è stata riposizionata in maniera simmetrica rispetto gli spigoli per creare una metà cieca. Il soprastante architrave di marmo grigio, si raccorda con le lesene per tutto il perimetro del fronte, donando eleganza e semplicità alla struttura, sulle restanti pareti non sono presenti decorazioni ad eccezione delle modanature dei portaletti e della cornice superiore.
L’assenza di decorazioni, permetteva di utilizzare come paramenti liturgici dei teli in damasco, color cremisi, che impreziosiva la santa Casa durante il periodo di Natale, tale notizia viene anche riportata in un documento del 1684, dove erano minuziosamente descritti l’aspetto, le dimensioni e si ricordano i due donatori anonimi e la loro volontà riguardo all’uso dei paramenti.
Gli interni furono realizzati con un accurato certosino lavoro artigianale, in modo da ricreare le esatte dimensioni e andamenti dei mattoni e delle pietre, allo stesso modo furono eseguiti gli affreschi del sacello dal pittore veneziano Giovanni Bellini, nella seconda metà del 600, come risulta dagli atti dell’Archivio Cerù. Negli affreschi sono raffigurate: la Vergine con due teste di cherubini, un’icona tipo bizantina con Maria Santissima in trono; Santa Caterina d’Alessandria e l’apostolo Paolo. Viene anche fedelmente riprodotto un piccolo tabernacolo, dove erano conservate le scodelle e le suppellettili che sarebbero servite alla Santa Famiglia.
Quando a Loreto rivestirono di marmo la Santa Casa, aprirono sul davanti due accessi simmetrici e chiusero quella che era stata l’antica porta, lasciando a vista l’architrave di legno, anche a Lucca fu riprodotto questo particolare e i religiosi con scrupolo rispettarono questo particolare architettonico. In una nicchia ricca di stelle, nella Parete centrale, sotto il simbolo dello Spirito Santo è posta la statua della Madonna rivestita da una ricca dalmatica.
La scultura della Vergine in cedro fu commissionata a Roma da Padre Carlantonio e fu realizzata simile a quella di Loreto. L’effige benedetta dal pontefice Alessandro VII, arrivò a Lucca il 12 agosto 1662 e il giorno successivo fu portata in Santa Maria Corte Orlandini con una solenne processione, dove parteciparono le massime autorità della Repubblica, una relazione dettagliata dell’evento è riportata in un manoscritto, delle misure cm.15x22x1,6, conservato nella Biblioteca Statale di Lucca  al n.2045, recante sul dorso la scritta: memorie istoriche del Manfredi.

Esterno della Santa Casa 


Particolare del mattone proveniente dalla S.Casa di Loreto 

Nel 1921 l’originale nella Casa di Loreto venne distrutta da un furioso incendio e fu presa copia di quella di Lucca, per realizzare una nuova statua ad opera di Leopoldo Calani, che la scolpì nello stesso anno, di conseguenza dopo il disastroso incendio di Loreto, la statua della Vergine di Lucca è tra le più antiche icone lauretane esistenti.


La realizzazione della Santa Cappella è stata un faro di pura devozione mariana per la città di Lucca, che ha accentrato attraverso i riti celebrativi alla Madonna, una consapevole pietà intrisa di memoria storica per circa tre secoli. Intensi i momenti, in particolare durante il colera del 1855, che stava seminando morte e paura, il popolo lucchese, nei giorni 3-4-5 Agosto, chiese protezione alla Vergine Lauretana e l’anno dopo in segno di ringraziamento per lo scampato pericolo, furono fatti pellegrinaggi e intensi tridui di preghiera. Nel 1867, con la nascita di un forte anticlericalismo nella provincia, ci furono disordini che portarono alla chiusura dalla Santa Casa da parte del potere politico del senato, con l’emanazione di norme che portarono alla soppressione degli istituti religiosi, con pesanti requisizioni che portarono alle casse dello stato molte ricchezze. Nel 1894, in un clima più sereno, ci fu il sesto centenario della traslazione della S. Casa e furono fatti pellegrinaggi con liturgie intense, accompagnate dalla musica del Maestro Puccini diretta dai maestri Pellicci, Doroni e Tramonti.
Il Capitolo Vaticano, con decreto del cardinale Merry del Val, il 12 marzo 1924 fregiò la statua della Beatissima Vergine Lauretana della corona aurea. Con rito solenne il 10 Dicembre 1925 fu fatta la celebrazione dell’incoronazione della Vergine.
All’esterno della santa Cappella c’è un grande affresco di ml.3.90x5.00 realizzato vent’anni dopo la costruzione dell’edificio, che raffigura la traslazione della Santa Casa, realizzato dai pittori lucchesi Filippo Gherardi il Sancasciani e Giovanni Coli, anche se il contributo apportato da quest’ultimo fu minimo a causa della morte prematura.
La Santa Casa è ricca di arredo tessile, drappi damascati con lussuose decorazioni in particolare è presente un palliotto in corallo ricamato con fiori e grappoli d’uva coronati dal monogramma mariano  e donato dalla nobildonna Lavinia Orsucci nel 1818. Dinanzi alla statua della Vergine Lauretana, è presente una rara ed elaborata lampada in argento, di scuola fiamminga, commissionata da Augustino Santini e realizzata da Bernardo Pitterman.

 Bibliografia
L’ornamento Marmoreo della Santa Cappella di Loreto Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto Edizione a cura di Floriano Grimaldi Settembre 1999
Vittorio Pascucci L’allusivo iconografico in Santa Maria Corteorlandini Editore S.Marco Ottobre 1996



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