Labirinto

martedì 6 dicembre 2016

Un labirinto "Baltico" sull'Adriatico!

Un labirinto “baltico” sull’Adriatico!



Nel punto più occidentale dell’Istria, si trova la penisola di Salvore, luogo che vanta un ricco patrimonio archeologico culturale dato dalle rovine di epoca romana e dalle numerose chiese e monasteri presenti nell’area.
Inoltre è presente sulla sua punta più occidentale il Faro di Salvore, un’imponente struttura alta 36 metri, progettata dall’architetto Pietro Nobile nel periodo dal 1817/1818, per garantire una sicura navigazione verso il porto di Trieste. Questo è stato il primo faro al mondo a impiegare per l’impianto d’illuminazione il gas ottenuto dalla distillazione del carbone.






La zona è famosa anche per lo scontro avvenuto nel 1177, pochi mesi dopo la battaglia di Legnano, tra le galere veneziane sostenute da papa Alessandro III e le imbarcazioni genovesi e pisane, alleate dell’imperatore Federico I Barbarossa.  La flotta veneziana comandata dal doge Sebastiano Ziani e Nicolò Contarini, nascosta nel vallone di Pirano, colse di sorpresa gli avversari, sbaragliando la flotta e fece prigioniero lo stesso comandante, uno dei figli del Barbarossa.


In questa zona ricca di storia è stato scoperto un labirinto spiraliforme inciso su una roccia della scogliera, la tipologia del manufatto è di tipo “baltico” unicursale, troviamo questo simbolo d’identica forma in Svezia sull’isola di Gotland, in Carelia e Mar Bianco (quindi identici  a quelli studiati da Giancarlo Pavat, proprio in Scandinavia e nel Baltico NDR). In Italia lo troviamo in Puglia a 30 km da Bari nel piccolo paese di Conversano, all’interno dell’antico chiostro del monastero di San Benedetto, raffigurato su di un capitello della campata ovest, del chiostrino. Come illustrato nel libro “Fino all’ultimo Labirinto” (2013)  che mi vede coautore assieme a Giancarlo Pavat, Fabio Consolandi, Luca Pascucci e Fabio Ponzo.





Questo simbolo era molto diffuso nel Medioevo e il suo valore simbolico era dato dal percorso tortuoso che l’uomo doveva fare, per raggiungere la salvezza. Troviamo labirinti lungo gli itinerari percorsi dai pellegrini, ma in questo caso l’area non era sulla via di pellegrinaggi di conseguenza la sua matrice doveva essere essenzialmente esoterica, usato per rituali per propiziare la fertilità oppure per l’abbondanza della pesca.
 


L’insenatura naturale era chiusa da due moli. II meridionale era lungo circa 110 metri, mentre quello settentrionale poco piu’ di 50. II molo a nord è stato ricostruito nel 1996 e munito sulla punta di un fanale luminoso. Durante i lavori e le pietre delle strutture originarie sono state recuperate e inserite poi nelle nuove strutture portuali. La strada che dalle case di Salvore porta al molo è stata costruita nel 1929. In quell’occasione furono praticati degli sterri che riportarono casualmente alla luce un grosso muro, un condotto e numerosi reperti. Tra questi spicca una statuetta di bronzo della dea Isis, risalente al II secolo d. C. , testimonia il fenomeno del sincretismo tra la dea orientale della fertilità Isis e la dea romana della fortuna chiamata appunto Fortuna. E’ esposta nel Museo archeologico dell’Istria a Pola. Resti consistenti di mura si vedono ancora oggi in particolare sul lato sud della baia. Qui sono conservati anche i resti di una cisterna. Lo sviluppo di quest’area nelle epoche successive è scarsamente documentato. Le notizie a disposizione c’informano che nel 1463 nelle campagne del territorio di Salvare si sono insediate varie famiglie originarie dalla Dalmazia.

Se analizziamo il labirinto, si rileva che è suddiviso in sette cerchi, questo numero, a causa della sua composizione aritmetica, rappresenta per la natura umana, la massima perfezione: esso consta del primo pari e del primo dispari, cioè del primo numero divisibile e del primo numero indivisibile, perciò il giubileo, che rappresenta la pace perfetta, si compone di sette settimane. Da ciò anche i sette spiriti che stanno al cospetto del trono di Dio  (Ap.1,4) e i sette pani con cui Cristo saziò quattromila persone (Mt.15,34) significa la settiforme grazia dello Spirito Santo. Non sottovalutiamo che rappresenta anche l’unione tra terra e cielo che porta all’ascesa virtuosa e diventa un mezzo con cui arrivare alla sapienza necessaria per varcare la soglia ed essere iniziati, all’ingresso della caverna cosmica. in conclusione non sapremo mai con precisione quando, da chi e perché sia stato realizzato il labirinto sulla roccia di Salvore, ma sicuramente possiamo essere certi che è stato scolpito per indicare una via, un percorso energetico spirituale, per raggiungere e attivare la Monade attraverso le funzioni sensoriali, intuitive di coloro che in passato ne facevano uso.

(Giancarlo Marovelli)


martedì 21 giugno 2016

Il cammino come percorso interiore




Il cammino che percorriamo su questa Terra, associato alla complessità fisica del percorso labirintico può sembrare caotica, forse illusoria. In realtà il labirinto delimita uno spazio ben ordinato e ritmato da armonie geometriche e frequenze ben precise. Benché racchiuso in spazi apparentemente limitati ci indica un viaggio oltre il limite che porta all'assenza del limite e diventa per noi un non limite. E' proprio l'assenza del limite, che porta il limite, concetto finora fondamentale e necessario per controllare l'uomo stesso, incatenandolo nel giudizio di coloro che attraverso l'ego, la fallace superiorità mentale intrisa da un non potere spirituale, porta l'uomo consapevole ad abbandonare molti dei suoi limiti, impegnandosi a rivitalizzare il suo percorso fondendosi con la verità-monade-spirito, sganciandosi dallo stato di prostrazione permanente che la società di oggi nella sua meschinità cerca di portare ognuno di noi alla deriva. Infatti nel Vangelo di Marco Gesù è molto chiaro :"disse loro: Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua". E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede loro potere sugli spiriti immondi.
E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro nella borsa;
ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
E diceva loro: "Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne andiate da quel luogo.
Se in qualche luogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi, a testimonianza per loro.E partiti, predicavano che la gente si convertisse". Propedeutico è anche il Vangelo di oggi:"Mt 7, 6. 12-14 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!». Non esiste un ruolo un modello comportamentale prescrittivo e neanche scelte, vi si può accedere (nel labirinto) in qualsiasi momento, in qualsiasi punto per seguire il proprio percorso personale...Meditate e Buon cammino nel labirinto