Labirinto

sabato 4 luglio 2015

Comune di Borgo a Mozzano Frazione Cerreto Inedito Centro Sacro al centro del paese

La storia........





Il paese di Cerreto si sviluppa longitudinalmente sul dorso di un colle a circa 144 metri sul livello del mare, poco al di sopra di Borgo a Mozzano, l’abitato conserva in parte il suo antico aspetto, con la strada in ciottolato che si sviluppa lungo il centro del paese arrivando alla chiesa di San Giovanni Battista, costruita intorno al 1660, conserva al suo interno un simulacro in legno della Madonna con Bambino del XV secolo. Poco distante dalla chiesa si trova l'oratorio di San Rocchino, restaurato nel 1939. Inoltre, è tutt'oggi visibile la casa estiva di Santa Gemma Galgani, situata nel centro del piccolo borgo di Cerreto e riconoscibile da una targa sulla facciata. Cerreto è caratterizzato anche dalla presenza di diverse stradine e mulattiere che lo collegano al vicino capoluogo e alle colline circostanti. Risalendo la collina possiamo ammirare l'antica Pieve di Cerreto intitolata a San Giovanni. Oggi possiamo raggiungere il paese di Cerreto grazie ad una strada asfaltata, mentre un tempo solo grazie ad una ripida mulattiera, presente tuttora e in perfetto stato. Il nome Cerreto sembra derivare dai folti boschi di cerri che circondano le colline, oggi sostituiti in parte dagli ulivi. L’abitato era situato sulla Via del Volto Santo, infatti l'antico sistema viario della valle del Serchio si basava sulla romana Nuova Clodia o Pseudo Clodia (da non confondersi con la Via Clodia e costituì nel Medioevo un'importante variante al percorso della Via Francigena, nella parte settentrionale della Toscana. La via Clodia era una strada di origine romana, potenziata poi nel periodo longobardo, che risaliva il fiume Serchio, entrando nel territorio dell'attuale comune di Borgo a Mozzano, attraversava la Garfagnana e collegava Lucca a Luni e a Parma. Il tracciato della Clodia, prima di Borgo a Mozzano, oltrepassato Valdottavo, toccava il paese di Diecimo che era un importante nodo viario in quanto si congiungeva alla Via Francigena nel tratto Camaiore-Lucca. Dopo aver toccato Borgo a Mozzano la Clodia saliva sino alla Pieve di Cerreto proseguendo, in alta quota, verso la Rocca. L'antica strada presentava poi delle varianti specialmente per i viandanti diretti dalla Garfagnana verso Lucca. Infatti, da Cerreto, una mulattiera scendeva al Ponte di Chifenti, oggi detto del Diavolo, e attraversandolo questa proseguiva sulla riva sinistra del Serchio per poi risalire a Corsagna. La Via Clodia doveva anche collegarsi con il ponte di Calavorno, importante punto di confluenza del sentiero che portava alla Foce a Giovo ed in Emilia.
Nel paese si svolge La Baldoria un’antica festa che si tiene per festeggiare l'inizio della primavera e la fine dell'inverno con un grande falò costruito intorno alla torre campanaria. Come da tradizione, ogni anno gli abitanti del paese portano fascine di ulivo, rami di scopa, nella piazza della chiesa, dove vengono ammassate e poi bruciate nella serata della Baldoria. Dopo l'accensione, si crea una suggestiva colonna di fuoco che circonda il campanile e lambisce le case. La tradizionale accensione della "Baldoria" avviene ogni anno 15 giorni dopo la domenica di Pasqua. Ogni due anni invece avviene la festa biennale con una bellissima illuminazione del paese attraverso lumini appesi lungo tutta la collina circostante.



Il centro sacro  

Posto al centro del paese in via Cerreto n.14  delle dimensioni cm.12x12. Questo particolare simbolo, rappresenta l'Uno, l'origine, il principio da cui ha inizio la creazione, il centro è l'Essere puro, l'assoluto, il punto indiviso senza dimensione e forma, immagine perfetta dell'unità primigenia, l'Alfa e l'Omega.